L´arena di Verona ed il Re Gnocco

 Storia del Baccanale del Gnocco

L’origine del Carnevale di Verona si perde nella notte dei tempi e si riallaccia forse per analogia in alcuni elementi costitutivi del Baccanale ad antichissimi riti pagani e al ciclo di Demetra, dea greca delle messi e della fertilità che i Romani identificavano con Cerere, antica divinità italica dell’agricoltura.

Nella sua “Istoria di Verona” il Dalla Corte narra che, in conseguenza delle disastrose inondazioni dell’Adige – fra il 1520 e il 1531 – e a causa delle devastazioni dei Lanzichenecchi tedeschi durante la guerra tra Carlo V e Francesco I in Lombardia, nella città di Verona imperversava una terribile carestia. Avendo in tale circostanza i “pistori” cresciuto il loro calmiere e non volendo far pane ne vendere quello già pronto alla popolazione affamata, il 18 giugno 1531 una folla furiosa a S. Zeno corse tumultuosamente in piazza e assalì i fornai, accontentandosi peraltro di far bottino del pane e del grano.Il pericolo della rivolta fu scongiurato con la tempestiva nomina di alcuni cittadini, che a loro spese provvidero al vettovagliamento degli abitanti più poveri della contrada di S. Zeno. La tradizione ritiene che fra gli eletti della benemerita commissione vi fosse anche il Da Vico, indicato come “istitutore o restauratore” del “Baccanale del Gnocco”, avendo egli per sua iniziativa fatto distribuire gratuitamente ai Sanzenati pane, vino, burro, farina e formaggio nell’ultimo venerdì di Carnevale. Per tutta la durata del dominio di Venezia fino al 1791, la “Festa del Gnocco” fu sostenuta dal pubblico Erario; la ventata della Rivoluzione Francese non riuscirà a cancellare la tradizionale manifestazione carnevalesca.

Dopo la spaventosa parentesi dell’ultimo conflitto mondiale, finalmente, nel 1949 la storia cittadina registra la sua rinascita secondo le secolari tradizioni; la carica vitalizia ed ereditaria del re del nostro carnevale, il Papà del Gnocco, è stata trasformata in elettiva, mediante i suffragi dei capi famiglia residenti o nati nel rione di S. Zeno (al giorno d’oggi esteso alla città), e ciò in ottemperanza ai nuovi tempi di democrazia popolare. Ai nostri giorni il “Baccanale del Gnocco” di S. Zeno puntualmente ritorna, degno degli antichi fasti, nel pittoresco quadro del Carnevale benefico veronese, che via via si arricchisce di sempre nuove manifestazioni. Ma il fulcro della tradizionale festa popolare di Verona resta pur sempre quello del “Venerdì Gnoccolar”, con l’obbligo non soltanto di assistere al Baccanale, ma anche con il puntiglioso e squisito impegno, per ogni buona famiglia veronese che si rispetti, d’imbandire la tavola con uno solo ma colmo piatto di gnocchi fumanti.

Venezia

Le nostre ricette :

1)    Gnocchi di Ricotta

Ingredienti: (per 4 persone che mangiano!)

400gr di ricotta

230-240 di farina
2 uova intere
una manciata di grana grattugiato
grattatina di noce moscata
sale
Pepe

 Procedimento:

 Impastare con le mani gli ingredienti, finché si otterrà un panetto morbido, quindi fare dei bastoncini da 1,5 cm di diametro rollando sul tavolo infarinato e tagliare creando dei cilindretti, e disporli in vassoi infarinati o su canovacci infarinati.Quando l’acqua bolle, cuocerli finché non saliranno in superficie, condire con burro fuso con la salvia e del pepe, se vi piace una grattugiata di ricotta affumicata.

Venezia – Palazzo Ducale

  

                      

Sardoni al limone

Ingredienti: (per 6 persone)

1kg di sarde

Uno spicchio d´aglio

Prezzemolo

Limone

Olio d´oliva

Procedimento:

Nettate i sardoni, decapitateli e lavateli.Adagiateli in uma pirofila com 5-6 cucchiai d´olio, l´aglio e um ciuffo di prezzemolo tritati, um pizzico di sale e mezzo bicchiere di limone.Ponete la pirofila in forno già riscaldato per 25 minuti circa e servite bem caldi.

3)    Gnocchi dolci

 Ingredienti: (per 5 persone)

1 kg di patate

250 g. di farina
2 uova

 pangrattato

Canella
100g . di burro
4-5 cucchiai di zucchero

Frutta per il ripieno

Lavate le patate e lessateli con la buccia , quando sono pronte pelatele e passatele nello schiacciapatate . Lasciate raffreddare e mescolate con l’uovo e la farina e  impastate bene per ottenere un composto omogeneo.

Staccate dei pezzettini di impasto e lavorandoli con le mani e poca farina , fate delle  palline della grandezza di uma mezza mozzarella , schiacciatevele sul palmo della mano fino ad ottonere una specie cerchio piatto, metteci nel centro la frutta e chiudete bene lo gnocco farcito.

Fate sciogliere il burro in una padella , aggiungete il pangrattato e la canella , mescolate sul fuoco fino quando il pane diventa dorato. Alla fine spegnete il fuoco e aggiungete lo zucchero e mescolate bene.

Bollite gli gnocchi in acqua salata e appena scolati , li mettete dentro la padella con il pangrattato e mescolate. Servite gli gnocchi caldi.
Se volete servirli più tardi… ma caldi , metteteli in una casseruola coperta , immersa nell’acqua calda.

La nostra versione :

“Gnocchi dolci alla brasiliana”

Ingredienti: (per 5 persone)

1 kg di patate “dolci”

250 g. di farina
2 uova

 pangrattato

Canella
100g . di burro
Prugne alla “pinga” per il ripieno

4)    Il Cocktail Bellini

Il cocktail è stato creato da Giuseppe Cipriani all’Harry’s Bar di Venezia nel 1948. In quel periodo a Venezia c’era una mostra del pittore  veneziano rinascimentale, Giovan Battista Bellini, detto il Giambellino.

Ingredienti:

3/10 Succo di pesca

7/10 Prosecco

Ghiaccio                                                                                                

Procedimento

Frullare il succo insieme a un cucchiaio di ghiaccio tritato e a un po’ di Prosecco. Versare il Prosecco nel bicchiere ben freddo e poi il frullato di pesca. Il cocktail è pronto.

Il cocktail è stato creato da Giuseppe Cipriani all’Harry’s Bar di Venezia nel 1948. In quel periodo a Venezia c’era una mostra di un pittore rinascimentale, Giovan Battista Bellini, detto il Giambellino.